I dati delle vendite del 2014 nel settore delle macchine agricole in Italia sono evidenti e sempre più deludenti. Ma una ragione,tra le tante possibili , c´è. Il reddito degli agricoltori ovvero dei Clienti agricoltori sono in forte calo e , come recita questo comunicato Ansa, si vede. Negli ultimi dieci anni i loro redditi in Europa sono cresciuti mediamente del 34 % mentre in Italia siamo a meno 0,8%. Comunicato Ansa BRUXELLES – In Europa, i redditi agricoli reali per attivo in agricoltura sono diminuiti mediamente dell´1,7% nel 2014, rispetto all´anno prima. L´Italia con -11,0% si ritrova nel gruppo di Paesi Ue dove si registrano le diminuzioni più sensibili, insieme a Finlandia (-22,8%), Lituania (-19,4%), Belgio (-15,2%), Estonia (-10,9%) e Danimarca (-10,1%). I dati rappresentano le prime stime per il 2014 sul reddito agricolo reale per attivo in agricoltura pubblicate oggi dell´Ufficio statistico dell´Ue. Dalle statistiche Eurostat emerge che in ben 20 Stati membri su 28 l´andamento del reddito agricolo reale per attivo nel 2014 é di segno negativo. Progressioni si registrano solo in Slovenia (+13,3%), Ungheria (+9,1%), Repubblica Ceca (+7,2%), Regno Unito (+6,4%), Grecia (+4,4), Cipro (+1,8%), Francia (+1,2%) e Germania (+0,2%). L´andamento dei redditi é dovuto principalmente – secondo Eurostat – a un calo del valore della produzione vegetale (-6%) e ad una riduzione minore di quella animale (-0,9%). Ha fatto da contrappeso la diminuzione in media del 3,6% dei consumi legati alla produzione agricola: dal costo dei mangimi (-8,1%) a quello dei fertilizzanti (-6,4%) a quelli energetici (-3,9%). Anche la manodopera agricola é scesa del 2,3%. L´Italia, come la maggioranza degli Stati membri, ha subito il contraccolpo del calo del valore della produzione vegetale e la conseguente caduta dei prezzi nell´Ue (-9,5%), leggermente attenuata da un aumento del volume della produzione (+3,8%). Le riduzioni di prezzo più sensibili sono state per patate (-24,5%), semi oleosi (-14,7%), cereali (-13,9%), barbabietole da zucchero (-11,6%), frutta (-10,7%), olio d´oliva (-8,2%), legumi freschi (-6,5%), vino (-4%). Anche sul fronte zootecnico Eurostat riporta i prezzi di segno negativo per suini (-6,1%), bovini (-5,2%), uova (-5%), pollame (-4,3%). Di segno leggermente positivo invece, i prezzi di latte e ovicaprini (+1,2%).