L’innovazione è senz’altro uno degli ingredienti principali della ricetta del successo.
La nuova linea di prodotti AgXtend, riconducibile al brand New HOLLAND e da poco sbarcata sul mercato, senz’altro si caratterizza appunto per il proprio carattere spiccatamente innovativo.
Sotto questo marchio la New HOLLAND ha raggruppato diverse tipologie di prodotti. Volendo quindi analizzarne caratteristiche ed utilità partiamo dal
•CropXplorer, un attrezzo che consiste in una barra, montata sul sollevatore anteriore, dotata di sensori in grado di acquisire due parametri: da un lato difatti può misurare la biomassa e quindi la quantità di vegetazione presente sul campo, dall’altro, grazie ad uno speciale lettore in grado di leggere l’infrarosso e le bande prossime all’infrarosso, può altresì determinare la quantità di clorofilla presente all’interno della pianta (ergo la sua vigoria) e conseguentemente il suo fabbisogno di azoto. Tale attrezzo è dunque suscettibile di un duplice impiego: da solo per ottenere una mappa di vigoria del campo da cui partire per sviluppare una mappa di prescrizione oppure abbinato ad uno spandiconcime (o anche ad una botte nel caso di concime liquido/fogliare) ISOBUS, cosa che ci permette di trasmettere in tempo reale a quest’ultimo i dati raccolti dal CropXplorer e quindi di distribuire il concime in maniera non uniforme su tutto il campo ma in funzione dello stato di vigore e quindi del fabbisogno di azoto delle varie aree dell’appezzamento.
•Passando quindi al SoilXplorer, anche in questo caso siamo di fronte ad un attrezzo che va applicato al sollevatore anteriore del trattore, ma che a differenza del CropXplorer non “legge” la coltura ma il terreno. Nello specifico l’attrezzo in questione generando un campo elettromagnetico è in grado di misurare il livello di conducibilità del terreno e conseguentemente di determinarne la tessitura, il grado di compattamento e di individuare all’interno dell’appezzamento le aree omogenee. Tale misurazione viene effettuata su 4 livelli di profondità e l’attrezzo è in grado di fornirci il dato relativo alla tessitura e al compattamento per ciascuno dei suddetti livelli. Anche il SoilXplorer è suscettibile di un duplice impiego: da solo, per acquisire una mappa dei nostri terreni rappresentativa della loro tessitura e del loro compattamento, che costituisce un informazione fondamentale per la pianificazione agronomica, o abbinato ad un attrezzo per la lavorazione del terreno, in questo modo il sensore può incidere sulle operazioni di coltivazione modificando il livello di profondità della lavorazione in funzione del grado di compattamento del terreno con conseguenti evidenti vantaggi sia in termini di risparmio di carburante che di minore usura del trattore e dell’attrezzo.
•Concludiamo quindi con il “set” di 3 sensori da applicare direttamente sul campo. Il riferimento va quindi al RainXact, che consiste in un pluviometro consultabile da remoto grazie all’app AgXtend; al SoilXact ovvero un sensore che misura l’umidità del terreno e che quindi costituisce un aiuto importante nella gestione dell’irrigazione, in particolare su quelle zone del campo che presentano una capacità di drenaggio differente e sulle quali pertanto la gestione dell’acqua risulta più difficoltosa; ed infine al WeatherXact uno strumento dotato di sensori capaci di misurare:
1) temperatura del terreno
2) temperatura e umidità della coltura
3) temperatura e umidità sopra il livello della coltura
4) il dato relativo al meteo dei giorni successivi (essendo capace di collegarsi ai centri di elaborazione delle previsioni meteorologiche più vicini)
i dati in questione, una volta raccolti dal sensore, vengono elaborati, inserendoli all’interno di modelli previsionali sviluppati per coltura, dando vita ad un sistema di supporto decisionale (i cosiddetti DSS) che è in grado di fornire all’agricoltore il dato relativo al livello di pressione e quindi di rischio di una determinata avversità (funghi, batteri..) e conseguentemente, anche sulla base della previsione meteo, di suggerirgli il momento migliore in cui entrare in campo per effettuare il trattamento.
Occorre a questo punto puntualizzare come tutti i dati raccolti dai sensori in questione finiscano su un cloud e da lì siano tranquillamente consultabili da remoto attraverso l’app AgXtend in qualsiasi momento e ovunque ci troviamo (ovviamente a condizione di disporre di una connessione ad Internet).
Sperando che questo articolo di carattere “divulgativo” abbia catturato la vostra curiosità ed il vostro interesse, per qualsiasi info aggiuntiva vi invitiamo a venire a trovarci presso la nostra concessionaria, vi aspettiamo!!